Los Angeles & The American Southwest: Moab / Arches

Arches National Park, sicuramente uno tra i più interessanti parchi visti sino ad ora, e Moab, la vicina città ha moltissimo da offrire, una delle mete che più mi ha dispiaciuto lasciare.

Abbiamo lasciato Kayenta verso le 11 e siamo arrivati verso le 2, il bel tempo, anche se ancora intermittente, ha risollevato lo spirito, dalla Monument Valley per più di 100 km il paesaggio é rosso e molto ampio, proprio come nei vecchi film western, ricco di spunti molto interessanti per foto come questa qua sopra. Verso nord invece iniziano le colline, alberi e prati verdi, dopo tutto quel deserto é stato piacevole quel cambio di cromie, siamo passati attraverso varie cittadine, tutte in ordine, molto curate e dall'aria ospitale. A circa 50 km da Moab iniziano i canyon (Canyonland National Park), una zona prevalentemente collinare con delle basse montagne all'orizzonte, Arches National Park, dove avremo trascorso tutto il pomeriggio fino a sera. Dopo aver fatto il check in siamo partiti subito verso il parco, a circa 10 minuti da Moab. Dall'entrata ci sono vari viewpoint prima di arrivare nei posti o principali, il più distante é Devil's Garden Campground, dove partono vari sentieri alcuni moderatamente facili e altri anche molto difficili, noi siamo andati a vedere Landscape Arch, un sentiero abbastanza facile di circa 4Km (andata e ritorno), da tenere in considerazione che siamo a 1500 metri sopra il livello del mare, per chi come me, che vive al mare, camminare risulta più difficile del solito, da non sottovalutare. La foto all'inizio del post riprende il Delicate Arch, una dei nostri obbiettivi primari della nostra visita a questo parco, il problema é che per arrivarci il sentiero é di 4.8 Km (andata e ritorno) per 146 metri di dislivello con alcuni punti ripidi su roccia liscia e, alla fine, in un sentiero molto stretto scavato sul fianco della montagna,  sconsigliato a chi soffre di vertigini o con il maltempo.Dopo il primo chilometro il sentiero inizia a salire ripido su una roccia liscia, é altamente scoraggiante, un ragazzo che stava fotografando degli alberi morti lungo il sentiero ci vede, io con lo zaino fotografico con tutto il corredo, due treppiedi, lo slider e un litro d'acqua (saranno stati almeno 12kg) e capisce che dentro di noi é forte il dubbio su andare avanti o tornare alla macchina, ci guarda con un sorriso e ci dice: "Hey ! ne vale la pena !", sfrutto quel balzo di motivazione e affretto il passo.

Una volta arrivati in cima a questa parte, dopo quasi un'alto chilometro, meno ripido ma tra le rocce, c'é la parte finale, corta ma impegnativa. Io per fortuna non soffro divertigini ma devo ammettere che un po di impressione la fa, molte persone salgono e scendono e capita spesso di dover anche spostarsi sul ciglio del sentiero per far passare. L'ultima parte si affaccia su una piccola valle, il sentiero scavato sulla montagna è sospeso su un dislivello di una cinquantina di metri, vista mozzafiato, in tutti i sensi ! Arrivati su, ho capito subito che il ragazzo di prima aveva assolutamente ragione, anche dopo tutta quella fatica ne valeva proprio la pena.

Ora, essere arrivati é solo l'inizio, la vera fatica sta nel ritagliarsi "l'angolo felice" dove poche persone ti passano davanti, che, per le foto va anche bene, ma per un timelapse da parecchio fastidio. Alla fine ho trovato un posto abbastanza riservato in una nicchia sotto le persone, anche se non ho evitato del tutto quei simpatici individui che anche ad urlargli di passare dietro alla camera tiravano dritto (beccandosi qualche anno di maledizioni), per non parlare di quelli che andavano dentro all'arco a farsi la foto ricordo, i più sfortunati, maledetti da ogni singolo fotografo con i più coloriti inviti per ricordargli che l'arco non é di loro proprietà ! Io, nel frattempo, posiziono lo slider per il timelapse, preparo tutto e qualche minuto dopo l'inizio mi accorgo che le batterie non erano sufficientemente cariche, poco male, sposto la GoPro sul cavalletto fisso e continuo,  ma quei quasi 4 Kg portati su con fatica per non essere usati mi infastidiscono parecchio, la prossima volta controllerò meglio !

Alla fine abbiamo portato casa scatti, timelapse, e tante tante punture di insetto, perché ovviamente il repellente è rimasto in macchina,  stanchi,  siamo andati diretti in centro a Moab dove c'è molta scelta e non è difficile trovare una buona cena.

La mattina seguente siamo ripartiti senza nessun'altra visita al parco, anche se un giorno in più lo avremo fatto volentieri, ci sono molte cose da fare li, dai giri in ATV/Quad/Jeep a molte altre cose legate al canyon vicino ma ci aspettava un giorno pieno con una sosta a Goblin Valley prima di arrivare a Capitol Reef.