Los Angeles & The American Southwest: Los Angeles

Los Angeles, 13 Milioni di abitanti nell'area metropolitana, seconda città degli Stati Uniti, importante centro economico, culturale, cinematografico e scientifico. Anche se i più la dipingono quasi esclusivamente "enorme e troppo trafficata" (e in certi casi persino "brutta") è una città che ha moltissimo da offrire. Purtroppo ci siamo fermati solo 4 giorni in questo viaggio e una mattina mentre aspettavamo una flight connection nel viaggio fatto da poco (Hawaii, appena posso posterò anche di questo)  e sono pochi per avere un giudizio completo su una città ma, come per New York e San Francisco, mi danno la sensazione che potrei andarci a vivere senza avere dubbi sulla scelta, generalmente io odio le metropoli ma queste città le vedo come delle giungle multiculturali, dove le fonti di ispirazione (fotografiche e non) ed opportunità sono praticamente illimitate.

Torniamo indietro al primo giorno del viaggio, sono sul 787 Dreamliner, il grande oblò altamente pubblicizzato come una rivoluzione è oscurato da ormai 6-7 ore, non mi fa vedere fuori, a molti non interessa ma dato che io in aereo non riesco a dormire, guardare giù è una cosa che mi è sempre piaciuta, cercare di localizzare città, posti in cui andremo... che spreco ! Comunque, dal (buggatissimo)  sistema di entertainment di bordo vedo che siamo quasi sopra Las Vegas, proprio in quel momento la magia succede,  il finestrino schiarisce, la luce invade la cabina e io finalmente riacquisto la vista sul mondo ! Da Las Vegas a LAX sono circa 40 minuti, di cui 15 solo per attraversare Los Angeles dalla parte est a quella ovest , arrivare nel pacifico, girarsi e atterrare. La città è immensa, le enormi autostrade si notano subito in certi casi ci sono anche 7-8 corsie per lato, per un attimo mi immagino laggiù alla guida del V8 che mi sta aspettando per la fine del viaggio, passiamo a sud di downtown ma non riesco a vedere la famosa collina con le lettere, siamo troppo distanti, mi aspettavo un area molto vasta ma quello che sto vedendo è almeno il doppio di quello che immaginavo. L'atterraggio è stato morbido e in pochi minuti siamo al gate, tutto perfetto e veloce fino al controllo passaporti, poi la fila che ci terrà occupati per più di un'ora e mezza, dopo tutte quelle ore di viaggio è davvero fastidiosa ma alla fine ce la facciamo, prendiamo i bagagli, ormai arrivati prima di noi, e andiamo con lo shuttle al noleggio auto, a circa 10 minuti dall'aeroporto.

Sono quasi le 20, entro nell'ufficio, siamo noi e un'altra coppia, due desk e ci servono contemporaneamente, o quasi... io chiedo di avere una Grand Cherooke visto che ho prenotato quel modello (o simile) e il tizio mi da risposte vaghe promettendomi che sarei rimasto contento, non ci credo nemmeno per un secondo, l'altra coppia esce e io sto ancora aspettando, sento che sta succedendo qualcosa che non mi piacerà affatto, firmo tutto ed esco, chiedo all'addetto di farmi vedere le auto disponibili, come immaginavo, l'unica macchina decente era una Jeep Compass.

Dopo più di 22 ore di viaggio l'unica cosa che vuoi fare è quella di sprofondare in un letto ma faccio comunque un tentativo per capire se il giorno seguente avrei avuto più fortuna, niente,  mi liquidano con un "dammi la tua mail e ti faremo sapere". Carico le valige e mi avvio verso l'uscita, passando davanti agli uffici vedo la coppia di prima saltellare felici attorno ad un Grand Cherooke nuovissimo, super entusiasti come dei bambini con la bici nuova... dall'aeroporto a Hollywood, dove abbiamo il motel, sono circa 30 minuti, li ho passati tutti a maledire qualsiasi cosa mi venisse in mente che ci ha fatto ritardare ed essere superati da loro, i ladri di Grand Cherooke, lo so, non è elegante ma per me la macchina che deve farmi fare più di 4000Km è una cosa importante, ognuno ha le sue fisse, questa è la mia :)

Arriviamo al motel, proprio sulla Hollywood Blvd, facciamo il check-in e vado a spostare la macchina nel parcheggio pubblico li vicino dato che quello del motel era pieno, salgo in camera, nel corridoio c'era un forte odore di criceto ma almeno la camera era pulita, sono in quel momento realizzo che lo zaino fotografico era rimasto in macchina e non era nemmeno immaginabile che lo lasciassi li, vado a prenderlo e torno, sempre più stanco e irritato dagli eventi, sono ormai le 22 passate e l'unica cosa da fare in questi casi è dormire.

Grazie al Jet Lag alle 4:30 sono sveglio, è troppo presto per uscire e inizio a scrivere il primo post per il blog, verso le 6 usciamo, passo in un punto Fedex li vicino, in Vine Street, a ritirare un paio di stivali Magnum (Elite Spider 8.0 Destert, fantastici! ) ordinati la settimana prima online visto che il modello che volevo è disponibile solo negli Stati Uniti. Per la colazione volevamo qualcosa di "classico", un diner vecchio stile, dopo aver percorso gran parte della Sunset e girato a vuoto per Beverly Hills siamo finiti sulla Santa Monica Blvd dove per caso abbiamo trovato il Cafe 50s, esattamente quello che stavamo cercando ! Staff cordiale, ottimo cibo e  atmosfera da film anni 50, ci siamo poi tornati anche alla fine del viaggio e nuovamente a Ottobre visto che avevamo tutta la mattina libera prima del volo di ritorno.

Dopo aver fatto colazione siamo andati al Farmer's Market, un mercato, appunto, dove si possono trovare varie tipologie di cibo, dalla frutta fresca a vari tipi di cucina e prodotti tipici provenienti da diverse parti del mondo. Ci siamo stati anche negli ultimi giorni a pranzo, ho mangiato le migliori BBQ Ribs di sempre ! 

Dopo il Farmer's Market siamo andati a piedi lungo la Walk of Fame sino al Chinese Theater, centro turistico di Hollywood, un po troppo turistico per me, troppe persone che vagano senza una meta sicura guardandosi attorno spaesate e troppo occupate a scattare foto a cose di cui non ho ben capito la rarita, per strada passano in continuazione quei bus cabrio per i tour che ogni 50 metri fanno scendere le persone per qualche minuto e poi ripartono.

Entriamo nel Chinese Theater/Dolby Theater per vedere il programma ma nessun film ci sembra interessante. Meno male che lungo la strada, oltre a persone che cercano di venderti tour guidati (o altre cose assolutamente inutili) ci sono anche dei musicisti di strada che meritano un paio di dollari e una foto.

Pranziamo al motel con della frutta fresca acquistata al Farmer's Market e andiamo in macchina verso downtown, imposto il navigatore e dopo una mezzora buona scopriamo che siamo finiti a Santa Monica, spengo quel coso infernale e vado a intuito, i grattacieli di downtown sono pochi e possono essere usati come riferimento, le strade principali sono molto trafficate perciò esco e arriviamo in circa mezz'ora facendo stradine secondarie, mi aspettavo un centro affollato e frenetico invece quello che mi trovo davanti e' l'esatto opposto, strade semivuote e anche poche persone che camminano, tutto molto ordinato e pulito.

Facciamo una breve sosta in uno Starbucks e andiamo verso Little Tokyo, il quartiere giapponese, dove  dopo essere passati per un festival molto colorato ci siamo fermati per cena.

Il giorno seguente ci svegliamo verso le 6, prepariamo per bene le valigie e torniamo al Cafè 50s per la colazione, ritorniamo anche al Farmer's Market per prendere frutta e una cassa formato gigante di acqua prima di metterci in viaggio verso Lake Havasu.

Quello che succede dopo è ben documentato negli vari post precedenti, ora, riprendiamo da quella notte che, alle 2 di mattina, siamo ritornati dopo "qualche imprevisto".

Sono appunto le 2, arriviamo all'l Hollywood Historic Hotel e parcheggiamo davanti alla porta, ci accoglie alla reception un tipo giovane ma dall'aria parecchio inquietante, sta cercando di aiutare una ragazza che dice di aver perso il portafogli con documenti e soldi, aiutandosi con una stampella accompagna la ragazza fuori su un taxi e, scusandosi, ci fa il check-in, anche l'hotel ha un'aspetto davvero strano con tappeti sbiaditi, muri rosso porpora e soffitti alti con grandi lampadari, sembra di essere tornati negli anni '90 in un film di David Lynch! la stanza è abbastanza spartana e il bagno di primo impatto delude molto ma la posizione è strategica, il parcheggio è sul retro e in ogni caso serve solo per dormire, non mi dispiace, dalla finestra si vede anche la collina di Hollywood.

Dopo una bella dormita  arriva uno dei momenti più attesi del viaggio, devo andare alla Hertz a ritirare "Godzilla" una Dodge Challenger R/T V8 HEMI, chiamata da me in questo modo per ovvi motivi. Arrivo alla Hertz dell'aeroporto in circa 30 minuti, le strade sono libere, gli addetti sono sempre molto gentili, volevano darmi allo stesso prezzo una Ford Mustang Penske GT ma per un errore del sistema risultava disponibile quando in realtà non lo era, poco male, volevo guidare la Challenger e questa volta il mio piano stava procedendo senza intoppi ! Firmo al volo ed esco, salgo in macchina e giro la chiave... non saprei come descriverlo, non so se è stato il suono o la vibrazione che mi ha colpito di più, per chi ha la passione delle muscle car questa cosa è come per un goloso infilare la mano in un vaso da 1Kg di Nutella e finirlo tutto "a manate" (penso renda bene l'idea). Girare per le strade di Los Angeles con un'auto come quella non è facile, ha una coppia notevole e tutti quei cavalli chiedono di essere liberati, in mezzo ai semafori le distanze e i limiti non consentono molto divertimento ma nei tratti di autostrada che uniscono le varie zone della città si riesce a tirare tutta la seconda e tutta la terza, il bello di questo motore è che spinge già dai bassi giri per poi arrivare a limitatore con un suono che assomiglia molto a una forte tempesta (come quelle con vento e pioggia che svegliano di notte), 8 cilindri sono tanti e quando sono anche grossi il risultato è pura andrenalina, per questo il nome "Godzilla", mi dispiace solo non averla guidata nelle strade fatte le settimane prima, sarebbe stato davvero divertente!

 

Non avevamo nulla di particolare da vedere, eravamo stanchi dai giorni passati nei parchi e volevamo vivere un po la città, quel pomeriggio siamo stati a fare shopping in un outlet, di sera a cena a Beverly Hills e poi al cinema, Los Angeles di notte è molto scorrevole in macchina, praticamente deserta se confrontata con il giorno.

Dopo il film non era molto tardi e siamo andati a fare la Mulholland Drive, abbiamo anche visto un coyote che camminava tranquillo in mezzo alla strada.

Il giorno seguente, Sabato, abbiamo fatto colazione da Mel's sulla Sunset, ci sono dei tavolini all'aperto, si mangia molto bene e sono tutti molto cordiali, poi siamo andati a Malibu ma per il traffico ci abbiamo messo più di un'ora, Sabato penso sia il giorno peggiore per andarci, siamo solo passati senza fermarci, non c'è molto da vedere, la sabbia è bella ma il mare è molto ondoso, perfetto per il surf ma non direi lo stesso per il bagno.

Siamo andati direttamente a Venice, dove per trovare parcheggio abbiamo dovuto cercare a qualche isolatori distanza dalla spiaggia, anche qua immagino grazie al Sabato e ad Agosto. Venice è  interessante, lo stile è molto rock/hippie ed è molto attiva, c'era un palco con dei gruppi che suonavano, bancarelle sulla promenade, aree per lo skate, campi da basket, tennis, la famosa area muscle beach e tantissimi locali, poi ovviamente la spiaggia. 

Dopo aver camminato per tutta la zona principale siamo andati a Santa Monica, ora il clima è molto diverso, tutto è molto ordinato e si nota subito la differenza di stile delle persone che ci circondano, la Third Street Promenade è una via pedonale piena di negozi, dall'abbigliamento con le marche più conosciute all'Apple store o librerie, molti bar e chioschi con tavoli e sedie all'aperto, poi sulla spiaggia il Palisade Park e il Pier, dove finisce la Route 66, con il famoso luna park e ruota panoramica. 

Questa è stata l'ultima giornata Los Angeles del viaggio, il giorno dopo abbiamo pranzato di nuovo da Mel's e siamo ripartiti verso casa.

E' stato davvero un viaggio intenso e faticoso, ma ogni sforzo è ricompensato dai panorami mozzafiato e dal forte impatto con la natura dei parchi, alla fine è andato tutto molto bene anche se cambierei molte decisioni prese nella pianificazione, scriverò un post nei prossimi giorni su questo.

Qualche numero:

4519KM percorsi in 73 ore e 28 minuti nei giorni dei parchi + 400KM a Los Angeles,  

18 giorni totali, 4 Stati, 13 Parchi nazionali, 12 tappe  

54 bottiglie da 500ml in due + 24 bottiglie da 500ml di Gatorade al limone + borraccia e ricariche dalle fontane 

3400 foto con la D7000 (circa 64GB), 

7000 le foto per i timelapse con la GoPro  (34gb) 

Tante albe e tramonti, poco sonno ma tanta soddisfazione !