Los Angeles & The American Southwest: Death Valley

Alba a Badwater Basin

Death Valley, nome pienamente meritato, con i suoi 56.7° di record è il luogo più caldo del pianeta, è anche il più basso del Nord America a 86 metri sotto il livello del mare a Badwater Basin, circondata da montagne altissime (anche sopra i 4400 metri) che impediscono all'aria calda di uscire all'esterno, un forno naturale. Noi abbiamo trovato temperature "solo" tra i 42° e i 44° circa per il giorno/sera e 32° di minima nella notte, ovviamente il paesaggio è arido e un'altra caratteristica è la mancanza di segni di vita, escluso qualche relitto del secolo scorso, è formata da sabbia e roccia, colorata dalla vasta presenza di minerali.

Death Valley da Dante's View, al centro in basso c'è Badwater Basin

Dopo il caos di luci e rumori a Las Vegas, con gli hotel trasformati in celle frigorifere da un uso eccessivo dell'aria condizionata, quello che avevamo davanti era esattamente l'opposto, aria caldissima, polvere, qualsiasi cosa esposta al sole scottava, anche se bianca, poche se non nulle le tracce dell'opera umana, l'unico suono udibile è il vento caldo che soffia ovattato, l'aria è secca e densa, quelle condizioni estreme mi danno una sensazione piacevole, ero veramente felice di essere tornato in terre selvagge.

Ritornato a livello del mare (e anche sotto) i sintomi del mal di montagna erano definitivamente spariti, dopo aver fatto il check in, sistemato le valige nella camera siamo andati a fare un sopralluogo a Zabriskie Point, Badwater Basin, Artist Palette e per finire le Mesquite Flat Dunes, dove siamo rimasti per il tramonto.

Mesquite Flat Dunes

Per arrivare alle dune è molto semplice, sono a circa 2 miglia da Stovepipe Village, hanno un comodo parcheggio e si vedono da lontano perché altissime, il vero problema è dal parcheggio alle dune, circa 1,5 Km, camminare nella sabbia non è facile, se ci aggiungiamo i quasi 44°, il vento caldo che fa volare la sabbia e lo zaino carico sulle spalle non è proprio come una camminata in spiaggia ! Da lontano si vede che sono molto alte ma mentre cammini ti accorgi che lo sono più del previsto, ad ogni duna che scali loro sono sempre li e non si avvicinano, ci vuole più di mezz'ora per arrivare abbastanza vicino, scalando le dune nel percorso, anche se sono piccole è abbastanza difficile perché molto ripide, per fare meno fatica bisogna andare molto lentamente in modo da non sprofondare nella sabbia.

Dopo 1 Km circa Il sole stava scendendo veloce e ci siamo fermati, giusto il tempo di sistemare la GoPro ed il cavalletto grande che il vento ha iniziato di nuovo a soffiare sabbia, meno male che corpo e lente sono tropicalizzati, tutta quella sabbia fina avrebbe sicuramente danneggiato lenti normali. Ci siamo portati circa 1 litro di acqua a testa, il percorso è stato breve ma al ritorno l'acqua era finita, ad inizio viaggio appena arrivati nei parchi ho pensato che gli avvisi fossero un po esagerati ma se ci si addentra nel parco è impensabile di andarci senza una gran scorta d'acqua. Siamo ritornati a Furnace Creek Ranch, dove abbiamo la stanza, non è male per essere in mezzo al deserto, abbiamo cenato in una specie di saloon con un buon hamburger e una birra artigianale, non siamo rimasti molto, ci aspettava una partenza alle 5, erano le 11 circa e c'erano ancora 38°. Siamo partiti a 50 minuti dall'alba,  direzione Badwater Basin, è buio e ci sono 32°, dista circa 20 minuti da Furnace Creek, abbiamo superato il parcheggio di circa 500 metri e lasciato la macchina sulla strada, come consigliato su un sito di un fotografo che vidi qualche mese prima, in questo modo si arriva in un luogo meno frequentato. Badwater Basin è un enorme distesa di fango secco e sale, bisogna stare attenti perché il sale rende il fango appuntito e nei bordi delle zolle affilato, una caduta immagino sia molto dolorosa, ci vogliono circa 5-10 minuti per arrivare nella zona buona per le foto. In lontananza, dal parcheggio, arrivano delle persone ma fortunatamente il consiglio era ottimo, riusciamo a fare tutte le foto che ci servono e anche un timelapse indisturbati, smontiamo tutto e saliamo in macchina,  dobbiamo arrivare a Zabriskie point finché la luce è buona, ci mettiamo poco più di 20 minuti e arriviamo che il sole è appena sorto, perdiamo i riflessi viola ma il risultato è ottimo lo stesso.

Alba a Zabriskie Point

A questo punto, il piano era di fare i bagagli e tornare a Los Angeles ma c'era ancora così tanto da vedere che abbiamo deciso di rimanere sino al tramonto, da fare nella Artist Drive, tra Badwater Basin e Furnace Creek. Avevamo molte ore, prepariamo le valige, facciamo il check out e visto che la zona nord della valle era troppo distante (circa 100 Km solo per la prima parte) siamo andati a vedere Rhyolite Ghost Town, ci aspettavamo una cosa simile a Bodie Ghost Town ma si è rivelata una delusione e 120 Km buttati, ci sono un paio di vecchi palazzi quasi completamente rasi al suolo, un vecchio vagone del treno, una casa fatta con delle bottiglie, un bagno pubblico e un cartello che invita a stare attenti ai serpenti a sonagli. Ritorniamo nella zona sud e andiamo a fare una panoramica da Dante's View, circa 45 minuti da Furnace Creek, a 1669 metri sul livello del mare, si vede tutta la parte sud della valle, davvero spettacolare.  Il pomeriggio stava scivolando veloce, mancavano ancora due ore al tramonto così siamo andati a vedere Devil's Golf Course, simile a Badwater, nella strada per Badwater Basin, vicino al luogo designato per il tramonto, all'improvviso monta una strana nebbia che in pochi minuti invade tutta la valle, sembrava di stare in un film di fantascienza, l'aria era caldissima, penso attorno ai 50°, si respirava a fatica, facciamo qualche foto e ritorniamo in macchina.

Andiamo lentamente nella Artist Drive, li vicino, ci fermiamo in un posto che ci sembrava buono, visto nel sopralluogo fatto in precedenza, la nebbia era quasi sparita e dopo aver atteso 40 minuti riusciamo a fare gli scatti che cercavamo, o quasi, la nebbia filtrava un po il sole ma il risultato lo abbiamo ottenuto, ci aspettava un lungo viaggio, carichiamo tutto in macchina e partiamo.

Artists palette al tramonto

Il ritorno non è stato per niente facile, sono 430 Km per 4 ore e mezza, partendo alle 7:30 l'arrivo era previsto per mezzanotte, in teoria...  in pratica il nostro fido navigatore ci ha fatto passare per la strada più brutta degli Stati Uniti, in mezzo a montagne altissime, poi in una strada che ad un certo punto diventa sterrata, in mezzo al deserto con meno di 1/4 di serbatoio alle 11 di notte, riusciamo a fare benzina in una vecchia stazione di servizio di una piccola città industriale che era proprio come quelle dei film horror.

Alla fine siamo arrivati in hotel alle 2 di mattina, stanchi morti, ma ne è valsa la pena :)