Hawaii - Big Island (e l'uragano Ana) - 15/19 Ottobre 2014

Tiki Statue - Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park

Tiki Statue - Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park

Non avevo mai pensato alle Hawaii come una destinazione per un viaggio, non so sinceramente il perché, in questo caso è stato una sorta premio, perciò totalmente inaspettato, pochi giorni utili e con un'agenda non del tutto flessibile, ma come potevamo rifiutare ?

Come ho scritto sopra, la destinazione non mi dava particolari stimoli se non per pura curiosità di visitare un posto nuovo, ma spostarmi a -12 di fuso orario e quasi 20 ore di volo voleva dire alzare l'asticella dei record di lunghezza del raggio di esplorazione, perfetto ! Appena confermato, iniziamo la pianificazione e subito mi accorgo che essendo in mezzo al pacifico sarebbe stato un posto fantastico per le immersioni, poi abbiamo anche un vulcano attivo, delle cascate altissime, spiagge di sabbia nera di origine vulcanica e il monte Mauna Kea che arriva a 4.205 metri ed è uno dei più importanti siti di esplorazione telescopica spaziale... mi chiedo ancora come ho fatto a non pensarci prima.

Big Island - Hawaii 

Big Island - Hawaii 

Partiamo dall'inizio, o meglio, iniziamo dalla partenza, l'itinerario è lungo:

15 Ottobre:

4:00 - Sveglia

6:50 - Partenza del volo da Malaga AGP (2 ore 35 minuti)

9:25 - Arrivo a Parigi CDG (1 ora e 5 minuti di connessione, fatti tutti di corsa)

10:30 - Partenza da Parigi CDG (10 ore 50 minuti, -9 per il fuso orario)

12:20 - Arrivo a Seattle SEA (6 ore e 20 di connessione, buoni per "pranzare" con calma)

18:40 - Partenza da Seattle SEA (6 ore 15 minuti, -3 per il fuso orario)

21:55 - Arrivo a Kona KOA

23:30 - Arrivo in hotel (che sarebbero le 11:30 del giorno dopo, reali)

Alla fine sono più di 33 ore dalla sveglia al primo vero riposo in un letto, dormire qualche ora in aereo aiuta ma l'arrivo a destinazione è pesante, però allo stesso tempo serve per riuscire a prendere sonno velocemente ed è facile svegliarsi all'alba, in vacanze di questo tipo dove già dal primo giorno si fanno attività all'aperto non è poi così difficile adattarsi al nuovo fuso orario. 

Il viaggio di iniziale è andato piuttosto bene, se non che durante la sosta a Seattle ci sono stati due problemi: il primo con i bagagli, a Malaga ci avevano assicurato che sarebbe stato tutto automatico ma in realtà per il lungo tempo di attesa dovevamo ritirarli e rimetterli nel nastro per il volo finale, meno male che abbiamo controllato ! Il secondo invece è stato decisamente più preoccupante, eravamo ai gate e i telegiornali avvisano che la tempesta tropicale Ana sta aumentando di forza, sarebbe stata riqualificata a uragano di categoria 1 e in direzione proprio di Big Island, la nostra destinazione finale. A quel punto c'è stato un momento di esitazione, volare in prossimità di un uragano non mi rendeva proprio felice, ma tutta quella fatica per tornare indietro a mani vuote no, poi Ana era ancora a diverse centinaia di miglia dalle Hawaii, con un po' di fortuna avrebbe cambiato rotta e ci avrebbe schivato (sono sempre troppo ottimista!). 

Siamo usciti dall'aeroporto di Kona alle 22:30 circa, una delle cose più belle delle Hawaii è l'ospitalità della gente locale, sempre sorridente e molto gentile, come arrivi ti mettono al collo una ghirlanda di fiori (Lei - https://en.wikipedia.org/wiki/Lei_(garland) ) che non puoi rifiutare, è considerato irrispettoso e ti dicono che che la devi tenere al collo fino a prima di dormire. Vado al noleggio auto, il tempo era ancora buono e il Challenger parcheggiato mi stava chiamando, ma viste le aspettative ho preferito non rischiare, ho preso un Nissan Pathfinder 4x4, scelta che si è rivelata molto utile nei giorni successivi.

I giorni in totale sono stati 4, nelle aspettative avevamo varie attività principali, 3 mattine di immersioni, un'immersione notturna con le Manta Ray, una visita al vulcano attivo, visitare le Rainbow Falls, salire sul monte Mauna Kea per fare uno startrail, visitare il Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park e ovviamente qualche ora di relax in spiaggia.

Il primo giorno c'è stato abbastanza sole, siamo andati subito a fare due immersioni con il diving Kona Diving Company, il migliore diving con cui sia uscito senza dubbio, esperti, organizzatissimi e molto simpatici, siamo stati prima su un reef dove abbiamo visto moltissimi pesci, polipi, crostacei e reef sharks, nella seconda immersione siamo passati dentro delle grotte vulcaniche, incredibili i giochi di luce nell'acqua limpidissima tra le pareti nere ricoperte da vegetazione, peccato che la GoPro non fosse all'altezza del compito, non sono riuscito a portare a casa gli scatti che volevo. 

Suck'em up - 10 mt di profondità circa - vicino a Kona - Big Island - Hawaii

Suck'em up - 10 mt di profondità circa - vicino a Kona - Big Island - Hawaii

Sono rimasto sorpreso dalla limpidezza dell'acqua, anche a quasi 20 metri rimane limpidissima, visibilità altissima in tutte le condizioni e anche a tarda mattinata, sono state davvero delle ottime immersioni, e se penso che ci sono finito per caso...

Di pomeriggio e sera siamo stati in zona hotel, l'Hilton Waikoloa Village, un complesso turistico piuttosto grande con spiaggia interna privata, vari ristoranti bar e negozi, la cena e le serate erano programmate con buffet e concerti all'aperto, avrei preferito fare altro, tipo uscire nelle cittadine locali, ma alla fine non è stato poi così male.

Il secondo giorno dovevamo ripetere la mattinata di immersioni, il tempo era buono ma Ana si stava avvicinando senza cambiare rotta e dichiararono lo stato di emergenza, che per noi si è tradotto in porti chiusi, spiagge chiuse e niente immersioni, abbiamo passato la mattina a cercare un posto per fare snorkeling in zona Kailua Kona senza avere molto successo, siamo finiti in una spiaggia poco sopra l'hotel, ci è costata quasi 30 minuti a piedi ma ne è valsa la pena, sabbia bianca, acqua limpida e molti pesci.

Spiaggia a Kailua Kona, chiusa per l'uragano Ana

Spiaggia a Kailua Kona, chiusa per l'uragano Ana

Alla sera sempre cena a buffet e concerto, una big band blues molto brava e poi come headliner Elton John, dal vivo è fenomenale ha un'energia strepitosa e interagisce moltissimo, sa come far divertire gli spettatori, bravissimo sia al piano che alla voce, ovviamente anche i musicisti che lo accompagnano sono degni di nota, gran bella serata.

Tramonto al Fairmond Orchid, la spiaggia è vulcanica, roccie e sabbia nera, scattata con iPhone 5s

Tramonto al Fairmond Orchid, la spiaggia è vulcanica, roccie e sabbia nera, scattata con iPhone 5s

Il terzo giorno è iniziato male, Ana era ormai alle porte e anche se stava deviando verso ovest ci sono state forti venti con piogge per tutta la notte, facciamo colazione e decidiamo di andare a Hilo, nella parte nord, a vedere le Rainbow Falls, da Waikoloa ci vogliono circa 2 ore di macchina, siamo passati per la strada costiera a nord con la speranza di riuscire a fare qualche foto interessante ma dopo circa 40 minuti è iniziata una pioggia fortissima con strade in certi punti allagate, cascate che si formavano ai lati della strada e visibilità ridotta a meno di 20 metri, con la trazione integrale e andando piano siamo riusciti ad arrivare a Hilo senza imprevisti. Abbiamo pranzato con calma e siamo andati alle Raibow Falls, sono a circa 10 minuti da centro, quello che mi aspettavo (https://en.wikipedia.org/wiki/Rainbow_Falls_(Hawaii)) era decisamente diverso da quello che ho trovato:

Grazie Ana per avermi rovinato la foto ! Posso consolarmi però di aver almeno una fotografia unica delle cascate :)  Volevamo poi passare a Volcano ma le condizioni meteo stavano peggiorando e abbiamo deciso di passare per il centro dell'isola e ritornare in Hotel. Essendo un'isola vulcanica i paesaggi sono insoliti, roccia lavica nerissima che contrasta con le aree verdi nell'entroterra o gialle verso la costa.

Foto scattata al centro dell'isola, ai lati della strada tra i due monti Mauna Loa e Mauna Kea 

Foto scattata al centro dell'isola, ai lati della strada tra i due monti Mauna Loa e Mauna Kea 

Il quarto giorno, ultimo e con partenza alla sera, il cielo era ancora coperto ma fortunatamente senza pioggia, abbiamo deciso di visitare la costa sud est e fermarci al Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park, quelle statue di legno mi hanno sempre incuriosito, non avrei mai lasciato l'isola senza averle fotografate. Il parco non è molto grande, ci sono varie capanne, dei muri costruiti con rocce vulcaniche e una sorta di altare sempre di roccia nera, è molto suggestivo, vale la pena di vederlo, serve meno di un'ora contando i tempi per le foto.

Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park

Puʻuhonua o Hōnaunau National Historical Park

Alla sera siamo partiti verso le 10, il volo dura 5 ore e 10 minuti,  siamo arrivati a Los Angeles alle 6:10 locali (che per noi erano le 3 di mattina) e visto che il volo di ritorno era alle 3:40 di pomeriggio abbiamo noleggiato una macchina per farci un giro. Una buona colazione al Café 50's, passeggiata a Santa Monica (spiaggia e negozi), fermata veloce a Venice Beach (mi mancavano due foto per il blog che mi ero dimenticato di fare ad Agosto) e ritorno a LAX. Devo dire che questa pausa di mezza giornata è servita a molto a ridurre la stanchezza, da tenere a mente per le prossime volte e nei tragitti di questo tipo.

Per concludere, non tutti i viaggi possono andare come previsto... in realtà non vanno mai come previsto, ma che ci si metta addirittura in mezzo un uragano, possiamo parlare tranquillamente di sfiga ! Tuttavia mi ha lasciato davvero con un bel ricordo nonostante le condizioni meteo, sarà sicuramente un luogo dove tornerò, e anche più volte se ne avrò la possibilità.

Aloha !